ILLUSTRATORI
per il Bologna Jazz Festival
Il Bologna Jazz Festival dal 2013 ha adottato la scelta di caratterizzare ogni immagine di edizione avvalendosi della creatività di importanti illustratori, chiamati a interpretare le immagini legate al jazz e alla rassegna con un proprio lavoro originale.
Il primo anno, l’artista individuato è stato Filippo Scòzzari, quindi con il fondamentale apporto dell’Associazione Hamelin e BilBOlbul Festival internazionale di fumetto si sono succeduti autori del calibro di Vanna Vinci, Manuele Fior, Gianluigi Toccafondo, Lorenzo Mattotti, Andrea Bruno che ha anche coordinato il progetto “Jazz, segni di libertà”, in cui un gruppo di persone con riconosciuti problemi mentali, assistito e guidato ha realizzato le illustrazioni per il BJF che sono state poi veicolate e inoltre valorizzate in due esposizioni a Bologna e Ferrara.L’iniziativa ha registrato un crescente apprezzamento e le immagini degli illustratori sono state diffuse in centinaia di migliaia di copie su ogni mezzo: pubblicità, immagini sugli autobus, locandine e manifesti, adesivi, programmi, affissioni in mostra per le strade di Bologna grazie alla collaborazione con il festival Cheap On Board
2023 – DONNA VITA LIBERTÀ
Parole che risuonano in ogni manifestazione, un appello rivolto alle donne, iraniane e non solo. Una rivoluzione in cui gli uomini combattono a fianco di donne che non si arrendono. Soprattutto i giovani, in un Paese dove gran parte della popolazione è sotto i trent’anni, ragazze e ragazzi che si stanno battendo contro chi vuole gestire i corpi e la vita democratica di tutti.
In Iran da anni sono continue le proteste, in particolare dopo l’omicidio di Mahsa Amini, arrestata per aver indossato l’hijab in modo sbagliato, secondo il regime, e uccisa di botte in una stazione di polizia. Proteste che si sono intensificate allargandosi a macchia d’olio in ogni area del pianeta, e che hanno di recente avuto un grande riconoscimento con il conferimento del Nobel per la Pace all’attivista iraniana per i diritti delle donne Narges Mohammadi, imprigionata dal maggio 2016.
Ma mentre non si arrestano torture, repressioni violente, intimidazioni, cresce una rivoluzione potente, carica di simboli e di significati che riguardano tutti noi. Una battaglia a cui anche il Bologna Jazz Festival, con i propri mezzi, ha aderito affidando le illustrazioni del Bologna Jazz Festival 2023 a quattro straordinarie artiste iraniane: Atieh Sohrabi, Hanieh Ghashghaei, Nazli Tahvili e Roshanak Rouzbehani. Ciascuna di esse ha interpretato le immagini con un riferimento ai capelli, in qualche modo simbolo della rivoluzione iraniana.
Non solo della più recente protesta, poiché da almeno quarant’anni le donne iraniane sfidano le autorità e i loro apparati, come la “polizia morale”, lasciando scoperti alcuni centimetri di capelli.
E dopo la morte di Masha, in segno di lutto come nell’usanza curda, di condivisione del dolore e del dissenso contro il regime, molte donne in Iran si sono tagliate i capelli e hanno bruciato il velo, l’hijab. Il jazz è sempre stato una musica di libertà, rivoluzionaria, un atto artistico in cui si fondono più culture in nome della convivenza.
I jazzisti hanno spesso dovuto combattere contro la discriminazione e i diritti negati.
Il jazz è con le sorelle e i fratelli iraniani.
2022 – FRANCESCA GHERMANDI
Francesca Ghermandi nasce nel 1964 a Bologna, dove vive e lavora. Figlia dello scultore Quinto Ghermandi e della pittrice Romana Spinelli, inizia a disegnare fin da bambina. Dopo le prime illustrazioni e fumetti brevi, crea personaggi pop e surreali, come Hyawatha Pete, Helter Skelter e Joe Indiana. Pubblica diversi romanzi a fumetti e raccolte di disegni, tra cui i volumi di Pasticca (Einaudi, 2003), Bang! Sei Morto (Seuil, 2003), Un'estate a Tombstone (D406, 2006), Grenuord (Coconino Press, 2007), Cronache dalla palude (Coconino Press, 2010). All'attività fumettistica affianca la realizzazione di illustrazioni di libri per ragazzi, progetti d'animazione, tra cui la sigla per la 62a Biennale Cinema di Venezia e di design. Ha esposto in Italia e all'estero (Museo dell'Illustrazione di Ferrara, Gam di Bologna, Biennale Giovani a Salonicco, Biennale d'Illustrazione di Bratislava, Festival di Angoulême) e ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il "Premio Lo Straniero", il "Premio miglior autore completo al festival" di Lucca Comics & Games e il premio "Jacovitti/Lisca di Pesce" a Expocartoon a Roma
2021 – ALESSANDRO BARONCIANI
Alessandro Baronciani è fumettista, illustratore, art director, grafico e musicista. Nato a Pesaro ma milanese d’adozione. Ha iniziato disegnando e spedendo per posta storie a fumetti alle persone che si abbonavano. Quando non disegna, canta e suona la chitarra negli “Altro”, gruppo punk italiano.
Ha pubblicato Una storia a fumetti (Black Velvet) raccolta delle sue prime autoproduzioni scritte e spedite per posta, e poi Quando tutto diventò blu e Le ragazze nello studio di Munari. Nel 2016 pubblica Come svanire completamente, un libro sperimentale con oltre quaranta storie a fumetti sparse e racchiuse in una scatola nato attraverso una raccolta fondi online. Nel 2018 pubblica il romanzo grafico a tinte noir Negativa e nel 2020 realizza lo spettacolo tratto dal libro Quando tutto diventò blu.
2020 - Paolo Bacilieri
Diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, disegna e scrive fumetti dal 1982 collaborando con Milo Manara.
Nel 1986 esordisce come autore con la storia Il tesoro degli Imbala su testi di Franco Mescola e pubblicata originariamente in Francia sulla celebre rivista A Suivre per l'editore Casterman, ed edita in Italia sulle pagine di Corto Maltese.
Sempre per Casterman nel 1988 crea il personaggio Barokko che viene proposto in Italia sulla rivista Comic Art. Negli anni seguenti lavora sia per il mercato francese che per quello italiano pubblicando, tra l'altro, storie sulle riviste Blue e Animals entrambe per la Coniglio Editore, per Comic Art e The Artist. Nel 1999 inizia la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore entrando a far parte dello staff di disegnatori di Napoleone. La sua prima storia, su testi di Carlo Ambrosini è pubblicata sul numero 9 con il titolo La lucertola e il serpente.
Dopo aver realizzato altri tre episodi del personaggio sempre su testi di Ambrosini sul numero 22 fa il suo esordio come autore completo con la storia Quando muoiono le balene, cui seguono altre sei storie sempre come autore completo. Lavora successivamente per il personaggio Jan Dix per cui realizza tre storie sempre su testi di Ambrosini. Ancora per Bonelli realizza la storia Sul pianeta perduto, per i testi di Antonio Serra, ottavo volume della collana Romanzi a Fumetti Bonelli, e uno speciale di Dampyr. Nel 2010 in occasione del Napoli Comicon realizza una copertina speciale per la rivista la Repubblica XL dedicata a Tex.
Realizza una storia di Dylan Dog, Il mostruoso banchetto, scritta da Alberto Ostini (con cui Bacillieri aveva già collaborato sulle pagine di Napoleone) e pubblicata nel marzo 2016 sul secondo Dylan Dog Magazine.
Tra i numerosi premi nazionali e internazionali ricevuti da Bacilieri ricordiamo il Premio A.N.A.F.I. nel 2002 come miglior disegnatore e quello come miglior autore al salone di Lucca Comics & Games nel 2006.
2019 - Altan
Francesco Tullio Altan mostra il suo amore per il jazz, maturato negli anni della gioventù quando viveva a Bologna e frequentava il Jazz Festival della città, avviando una collaborazione con Enrico Rava, il più noto jazzista italiano nel mondo. Concepisce la copertina dell’album del 1979 intitolato “String band”. Questa esperienza soddisfa i due che decidono di lavorare a un nuovo progetto nel 1997. Enrico Rava con gli Electric Five darà alle stampe il capolavoro “Rava noir”. Si racconta che la musica sia nata dopo che Rava avesse visto i fumetti di Altan il quale non solo disegnò la copertina, ma realizzò una vera storia originale di 40 pagine, diventato anche un film d’animazione.
Nato a Treviso nel 1942, Altan è un'istituzione, un marchio di moralità e sguardo indignato sul presente, ma alla fine degli anni '60 era un anonimo scenografo che lavorava saltuariamente anche per cinema e tv. Trasferitosi a Rio de Janeiro nel 1970 lavora nel cinema brasiliano e nel 1972 crea il suo primo fumetto per bambini. Tornato in Italia nel 1975, realizza per il "Corriere dei Piccoli" uno dei suoi personaggi più celebri, la "Pimpa", il cagnolino a pois entrata nei cuori dei bambini di molti Paesi del mondo, dall’Argentina alla Turchia.
Altan è celebre anche per i fumetti su "Linus". Le sue vignette di satira politica sono poi state pubblicate su "Panorama", "Tango" de l’Unità, "Cuore" e "Smemoranda", e oggi con "L'Espresso" e "la Repubblica".
Dal 1977 ha pubblicato numerosi libri di vignette tra cui una dozzina di volumi imperniati sul più celebre dei suoi personaggi, Cipputi, operaio metalmeccanico vetero-comunista e disincantato. Ma Altan ha anche proposto taglienti riscritture biografiche di personaggi storici ("Cristoforo Colombo” "Francesco d’Assisi") o bizzarre narrazioni con protagonisti avventurosi (come ad esempio "Sandokan"). Fra i suoi romanzi a fumetti anche "Ada", "Macao", "Friz Melone", "Franz", "Cuori Pazzi", "Zorro Bolero".
Tra le opere per bambini "Il primo libro di Kika" (continuamente ristampata in Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Norvegia), e racconti illustrati e scritti.
A partire dal 1992 ha illustrato tutta la serie dei libri di Gianni Rodari per la Einaudi Ragazzi e “Il libro dei gatti tuttofare" di T.S. Eliot, "Emilio" di Antonio Porta, "Il naso" di Gogol e "Istruzioni alla servitù" di Jonathan Swift. Tra il 1982 e il 1983 lavora ad una serie di 26 filmati di animazione con la Pimpa per una coproduzione tv internazionale RAI. Su sue sceneggiature sono stati realizzati nel 1992 uno speciale televisivo in animazione di "Kamillo Kromo" e sei storie de "Il primo libro di Kika".
Col regista francese Gérard Zingg ha scritto la sceneggiatura del film tratto da "Ada", mentre con Sergio Staino quella di "Non chiamarmi Omar" ispirato al suo racconto "Nudi e Crudi". Le storie di Kamillo Kromo, Colombo e Pimpa sono state adattate per il teatro.
2018 - Jazz, segni di libertà
C’è una lunga storia che lega saldamente la musica jazz al disagio mentale. Basti ricordare le drammatiche vicende psichiatriche di personaggi come Scott Joplin, Charlie Parker, Bud Powell, Thelonious Monk.
Il Bologna Jazz Festival, per il 2018 ha deciso di affidare l’immagine non solo a un singolo importante disegnatore ma anche a un gruppo di persone con problematiche psichiche e/o comportamentali, assistite e guidate dall’artista incaricato, Andrea Bruno, illustratore di primo piano che ha anche creato le immagini su sfondo rosso che hanno caratterizzato il BJF 2018. ll progetto si è tenuto con la collaborazione de “Il laboratorio multimediale”, Cooperativa sociale Bologna Integrazione Onlus a marchio Anffas in convenzione con l’Ausl di Bologna. Sono state coinvolte otto persone con disabilità psichica e intellettiva, che hanno lavorato con l’accompagnamento della musica jazz.
“Jazz, segni di libertà” è stato reso possibile anche grazie al sostegno dell’Assessorato alle Politiche di welfare della Regione Emilia-Romagna.
2018 - Andrea Bruno
Andrea Bruno è nato a Catania nel 1973.
È un fumettista e illustratore italiano. I suoi lavori sono apparsi su numerose riviste e antologie italiane e internazionali. Ha pubblicato l’albo Black Indian Ink, la raccolta di disegni Disapperarer, i volumi Brodo di niente e Sabato tregua. Nel 2000 ha ricevuto il “Premio Attilio Micheluzzi - Nuove strade” al Napoli Comicon e il premio “Lo straniero”. Nel 2007 il premio come “Miglior Autore Unico” a Lucca Comics & Games, nel 2010 il premio “Attilio Micheluzzi come Miglior Disegnatore” al Napoli Comicon. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2005 è stato tra i fondatori del gruppo Canicola, con il quale ha dato vita all’omonima rivista.
Viva e lavora a Bologna.
2017 - Lorenzo Mattotti
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi.
Esordisce alla fine degli anni 70 come autore di fumetti e nei primi anni 80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Con Incidenti, Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e molti altri libri fino a Stigmate, edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza, ma nel segno eclettico di chi sceglie sempre di provarsi nel nuovo. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e La Repubblica. Per la moda, ha interpretato i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity. Per l'infanzia illustra vari libri tra cui Pinocchio ed Eugenio, che vince nel '93 il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana.
Tra le ultime pubblicazioni: Il rumore della brina, Jekyll & Hyde per Einaudi e Angkor - Carnet de voyage e I Manifesti di Mattotti edito da Nuages. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l'Estate Romana. Ha recentemente collaborato a Eros di Wong Kar way - Soderbergh e Antonioni curando i segmenti di presentazione di ogni episodio.
2016 - Gianluigi Toccafondo
Pittore, illustratore, cineasta, Gianluigi Toccafondo è un artista a tutto tondo, tra i più noti in Italia, innamorato dell’arte grafica, del cinema e delle rispettive ibridazioni e trasformazioni. I personaggi nei suoi disegni e nei suoi video si trasformano, si allungano, si deformano.
Attivo dal 1989, ha realizzato numerosi corti d’animazione, presentati e premiati in festival cinematografici quali Annecy, Clermont-Ferrand e Venezia. Ha creato spot pubblicitari e sigle per clienti quali Sambuca Molinari, Rai e Fandango, è stato aiuto-regista nel film Gomorra di Matteo Garrone e autore dei titoli di testa per il Robin Hood di Ridley Scott. Ha lavorato come illustratore per numerose case editrici (Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, Fandango, Logos, Corraini) e ha collaborato con riviste come Linea d’ombra, Lo Straniero e Abitare.
2015 - Vanna Vinci
Vanna Vinci è nata a Cagliari nel 1964. Lavora nel mondo del fumetto dal 1990. Da allora ha pubblicato le sue storie a fumetti per Bao Publishing, Dargaud, Rizzoli Lizard, Hachette, Planeta, Kappa Edizioni, Kodansha. I suoi libri sono stati pubblicati in Italia, Francia, Spagna. Lavora anche come illustratrice per ragazzi. Ha vinto lo Yellow Kid come miglior disegnatore di fumetti nel 1999, il Gran Guinigi nel 2005. Nel 2001, il suo libro L’età salvaggia ha vinto il premio Romics come miglior opera di scuola europea.
Vive e lavora tra Milano e Bologna.
La bambina filosofica è il suo personaggio più ribelle e sulfureo.
2015 - Chiara Sgarbi
Chiara Sgarbi vive e lavora a Ferrara.
Ha fatto la restauratrice per quasi vent’anni, da una dozzina scrive e illustra libri per ragazzi, si occupa di pedagogia e didattica dell’arte e museale, ha diretto per dieci anni il dipartimento didattico di un museo d’arte moderna e contemporanea e gestisce, con l’associazione “Rrose Sélavy”, una piccola sala espositiva in centro storico a Ferrara. Lavora soprattutto con la tecnica del collage, componendo immagini ritagliate da libri e giornali vecchi e antichi.
2014 - Manuele Fior
Dopo la laurea in Architettura a Venezia nel 2000, si trasferisce a Berlino, dove lavora fino al 2005 come fumettista, illustratore e architetto. Nel 1994 vince il primo premio alla “Bienal do Juvenes Criadores do Mediteraneo” di Lisbona – settore fumetto. La collaborazione con l’editore tedesco Avant-Verlag comincia nel 2001 con rivista Plaque. Da allora inaugura una fitta produzione di storie corte a fumetti scritte dal fratello Daniele, apparse su Black, Bile Noire, Stripburger, Forresten, Osmosa.
Ha pubblicato le graphic novel L’Intervista, Cinquemila Chilometri Al Secondo, La Signorina Else – tratta dal romanzo di A. Schnitzler, Rosso Oltremare, Les Gens le Dimanche. Collabora con le sue illustrazioni per The New Yorker, Le Monde, Vanity Fair, Feltrinelli, Einaudi, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Edizioni EL, Fabbri, Internazionale, Il Manifesto, Rolling Stone Magazine, Les Inrocks, Nathan, Bayard, Far East Festival.
Manuele vive a Parigi.
2013 - Filippo Scozzari
Filippo Scozzari è un fumettista, scrittore e illustratore bolognese.
Inizia a pubblicare storie a fumetti a metà degli anni 70 sulle riviste Re Nudo e Il Mago (sulla quale, agli inizi della propria carriera, fu costretto a firmarsi con lo pseudonimo di Winslow Leech). Per un breve periodo conduce una serie di trasmissioni per la famosa Radio Alice di Bologna. Nel 1977 partecipa alla creazione della rivista Cannibale assieme ad altri grandi del fumetto: Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Stefano Tamburini e Massimo Mattioli.
Dal 1978 le sue vignette sono pubblicate sul settimanale satirico romano Il Male, di cui diviene in fretta una delle principali matite. Nel 1980 fonda il mensile Frigidaire con il medesimo gruppo di autori e Vincenzo Sparagna. Nel 1996 pubblica il libro autobiografico Prima Pagare Poi Ricordare. Nel 1999 pubblica l'antologia di illustrazioni Figate e scrive per Mondadori/Strade Blu L'Isterico a Metano, romanzo di formazione. Nel 2008 pubblica il diario-manuale-breviario Memorie dell'Arte Bimba, nel 2010 escono in antologia i venticinque racconti di Filippo Scozzari e l'Insonnia Occidentale. Del 2012 è Suor Dentona l'Integrale, raccolta completa delle gesta di Suor Dentona, l'indomita Santa che manda Giù e Su, mentre nel 2017 la Fandango Libri pubblica una nuova edizione di Prima pagare poi ricordare, nella quale vengono riuniti nell'ordine Memorie dell'Arte Bimba e Prima pagare poi ricordare.