La fine del Festival Internazione del Jazz di Bologna, causata da mancanza di fondi e da un clima che si era fatto difficile, lasciò Bologna senza un festival jazz sino al 1981, quando l’assessore alla Cultura Sandra Soster affidò al critico romano Filippo Bianchi l’organizzazione di una rassegna primaverile jazz. Keith Jarrett, Ornette Coleman, Max Roach, Jack DeJohnette, Carla Bley, George Russell, Steve Lacy, Don Cherry, Gary Burton e Chick Corea si esibirono assieme a gruppi costituiti prevalentemente da musicisti inglesi, francesi, olandesi e italiani. Nel suo secondo anno Bianchi varò la rassegna “Jazz e altro” che esplorava, altresì, le relazioni feconde tra il jazz e il rock, la musica etnica e quella accademica. L’iniziativa suscitò rinnovato interesse sia tra gli esperti, sia tra il pubblico di nuovi e vecchi appassionati di jazz.