Presentato il Bologna Jazz Festival 2023
Questa mattina in Comune a Bologna abbiamo presentato il Bologna Jazz Festival 2023, che si terrà dal 3 al 27 novembre. Quasi cinquanta tra concerti, mostre, incontri con gli artisti, conferenze, attività didattiche, non solo a Bologna ma in vari comuni dell’area metropolitana e le province di Ferrara, Forlì e Modena.
I cinque concerti teatrali del Bologna Jazz Festival li sapete già: Hiromi il 7 novembre, Ron Carter il 12 novembre, Samara Joy il 17 novembre, Bill Frisell il 21 novembre e infine Steve Coleman il 24 novembre. Questi, invece, gli altri principali appuntamenti.
La Cantina Bentivoglio, il club cittadino dalla più lunga tradizione jazzistica, in questa edizione scommette sulle forze artistiche locali, impegnate in collaborazioni e progetti di notevole spessore. Dopo un’apertura internazionale, con il quartetto di una superpotenza del pianoforte come Joey Calderazzo, con Miguel Zenón al sax (8 novembre), si passerà ai sestetti del sassofonista Michele Vignali (il 10) e dell’organista Emiliano Pintori (il 15), al quintetto co-diretto dal cornista Giovanni Hoffer e dal batterista Marcello Molinari (il 18), al trio del pianista Alessandro Altarocca con l’esuberante presenza di Horacio “El Negro” Hernández alla batteria (il 23).
Il Camera Jazz & Music Club conferma la sua vocazione per il jazz statunitense di matrice bop, con un cast stellare: un piano solo di Bill Carrothers (5 novembre), il quartetto della vocalist Emily Braden (l’8), il trio del pianista David Kikoski al quale si aggiungeranno come solisti ai fiati Piero Odorici e Roberto Rossi ( l’11), un quintetto con due leader di spicco come i sassofonisti Eric Alexander e Vincent Herring, oltre a Mike LeDonne al pianoforte (il 19), il quartetto della pianista e cantante Francesca Tandoi, che si avvale di Jason Brown alla batteria (il 25).
Il Locomotiv Club aprirà le porte ai concerti dell’iconico bassista MonoNeon (4 novembre), del tastierista inglese Alfa Mist (il 10), del batterista Kassa Overall (l’11).
Al Binario69 la scena musicale regionale e nazionale si presenta sotto un’ottica grandangolare e gli ascolti sono piacevolmente provocatori: i Venus Ship (3 novembre), gli Emong del chitarrista Michele Bonifati (il 9), il trio Ma-Rea (il 19), i Tell No Lies (il 22), il gruppo del chitarrista Max Puglia con ospite Vito Ranucci al sax (il 23).
Lo Sghetto Club propone gruppi talmente fuori dai ‘soliti giri’ da calamitare la curiosità: il Kubalé Sextet (3 novembre), i Kolosso con il vibrafonista Pasquale Mirra (il 16), i Westfalia (il 18), JSPHYNX, alias il trombettista Johnny Woodham (il 25).
Saremo anche nella Città Metropolitana: a Budrio, dove la star indiana delle percussioni Trilok Gurtu si esibirà assieme al FontanaMIX ensemble (13 novembre, Teatro Consorziale); a Castel Maggiore, dove invece si ascolterà una delle cantanti meglio preparate del jazz italiano, Vanessa Tagliabue Yorke (il 19, Teatro Biagi D’Antona); a Castenaso, con il duo formato dal chitarrista manouche Paolo Prosperini e dal clarinettista Guglielmo Pagnozzi (il 22 novembre, PUBlic).
Il BJF ‘sconfina’ in ben tre province oltre al bolognese. Le tappe a Ferrara, tutte presso il Torrione Jazz Club, costituiscono una significativa esperienza di ascolto: sono un passaporto del jazz statunitense più attuale. Si inizia il 4 novembre con il solo del pianista Bill Carrothers, per proseguire poi con i celeberrimi, e rinnovati, Bad Plus (il 5), il quartetto di Joey Calderazzo con Miguel Zenón (il 10), un trio alla pari con Greg Osby (sax), Arno Krijger (organo) e Florian Arbenz alla batteria (l’11), il quartetto di un colosso della batteria come Mark Guiliana (il 15) e un altro piano solo, con Sullivan Fortner (il 25). In mezzo a tanto jazz americano, si inserisce la presenza del quartetto del trombettista Fabrizio Bosso, col suo omaggio alla musica di Stevie Wonder (il 18).
Sullivan Fortner sarà il protagonista anche dell’unico concerto a Modena (27 novembre, La Tenda).
Il BJF ‘conquista’ anche la Romagna, copromuovendo nel proprio cartellone i concerti principali di Jazz a Forlì, prodotti dall’Associazione Culturale “Dai de jazz”. Un menù musicale che alterna assi della scena statunitense, colonne portanti del jazz italiano e band in cui le provenienze geografiche si mescolano: il trio del chitarrista John Scofield (3 novembre, Naima Club); il solo di Bill Carrothers (l’8, Fabbrica delle Candele); la band della chitarrista e cantante serba Ana Popović (il 9, Naima Club); il duo con la voce di Maria Pia De Vito e la chitarra di Roberto Taufic (il 10, Sala Melozzo); il trio Circuits del sassofonista Chris Potter (l’11, Sala San Luigi); un trio con Fabrizio Puglisi, Stefano Senni e Alessandro Paternesi (il 12, Ristorante Villa Carpena).
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.